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Assocarta con le associazioni aderenti al Tavolo della domanda di energia di Confindustria ETS: nel DL Energia un passo chiaramente non sufficiente per garantire la competitività delle imprese.

29 gennaio 2024 – Le imprese italiane non possono seguitare a reggere il confronto impari con il sistema industriale europeo, in cui è presente da diversi anni uno schema di compensazione del 75% del 

costo della CO2 trasferito nel prezzo dell’energia elettrica, mentre i fondi oggi disponibili in Italia permettono una copertura di poco superiore al 20%. Considerando che tale divario pesa per oltre 15 €/MWh, 

lo squilibrio che si viene a formare rischia di essere determinante nel delicato equilibrio del libero mercato europeo, e costringe la manifattura italiana a cedere irreversibilmente importanti quote di mercato.

L’approvazione dell’emendamento che raddoppia il Fondo per la Compensazione dei Costi indiretti della CO2 solo a partire dal 2025 è quindi un passo insufficiente e deve essere parte di un percorso di 

allineamento rispetto allo standard previsto dalla Direttiva e già applicato in tutta Europa….

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